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Raffreddore: cause, sintomi per riconoscerlo e buone abitudini per prevenirlo

  • by: Farmacia Alben
  • 17 Ottobre 2019

Il raffreddore è un disturbo molto comune che compare soprattutto con l’arrivo del freddo. Vediamo quali sono le possibili cause, i sintomi e come prevenirlo.

Il raffreddore è un tipico disturbo delle vie respiratorie. Questi disturbi sono tra le patologie più frequenti, in quanto il sistema respiratorio è a diretto contatto con l’ambiente esterno attraverso l’aria. In effetti in nessuna altra parte del corpo, come nell’interfaccia aria-sangue del polmone, il mondo esterno può accedere così facilmente all’interno del nostro organismo.

Il raffreddore, accompagnato da mal di gola, colpi di tosse, mal di testa e in alcuni casi anche qualche linea di febbre, è una infiammazione catarrale delle prime vie respiratorie. Solitamente si pensa che la causa principale del raffreddore sia il clima, e non è completamente sbagliato.

Ma il tipico “prendere freddo” in realtà ha poco a che fare con la diffusione di questi malesseri invernali. Sono diverse le cause principali del raffreddore, conosciamole meglio.

 

Le cause del raffreddore.

Gli agenti responsabili del raffreddore sono principalmente i virus, soprattutto i Rhinovirus e gli Orthomyxovirus, che colpiscono le vie aeree superiori, come mucose di naso, gola, laringe e trachea. I virus responsabili del raffreddore comune, in realtà sono almeno 5, con oltre 200 note varianti. La più frequente rimane comunque, con un’incidenza di oltre il 25% dei casi, la famiglia dei Rhinovirus. Questi virus si diffondono meglio quando la temperatura corporea scende intorno ai 34° C, che corrisponde esattamente a quella dell’interno della cavità nasale, quando ci esponiamo al freddo.

Altre cause del raffreddore sono da attribuire agli sbalzi termici repentini a cui il nostro corpo è sottoposto, soprattutto durante la stagione fredda. Questi alterano il meccanismo di termoregolazione, ossia la capacità che ha il nostro corpo di mantenere la temperatura corporea costantemente attorno ai 37° C, indebolendo l’organismo. Inoltre seguire una alimentazione non equilibrata, rimanere a lungo in luoghi chiusi e affollati (che aumentano la possibilità di essere contagiati da persone già affette da raffreddore), essere spesso sottoposti a stress e il fisiologico calo delle difese immunitarie, favoriscono l’arrivo del raffreddore.

Tra l’altro, secondo le statistiche, ogni 5 minuti portiamo almeno 3 volte le mani al viso e nell’arco di un’ora ci tocchiamo il naso circa 5 volte. Le mani sono tra i mezzi di trasmissione principali del virus del raffreddore, in aggiunta alle gocce sospese nell’aria prodotte da starnuti di una persona infetta.

Infine, ricordiamo che vi sono alcune condizioni che presentano alcuni dei sintomi del raffreddore ma le cui cause non sono imputabili al virus. Ad esempio, avere sempre il raffreddore (o meglio, il naso chiuso con starnuti) al mattino, può essere una situazione frequente nei fumatori oppure in caso di allergie non ancora diagnosticate.

 

Come agiscono i virus del raffreddore.

I virus sono parassiti che entrano nelle cellule e, per sopravvivere, ne sfruttano le fonti energetiche. Nel caso del raffreddore, attaccano le alte vie respiratorie; ne deriva un’infiammazione che causa la dilatazione dei vasi sanguigni che irrorano la mucosa nasale. Di conseguenza, si verifica una produzione di muco e il passaggio dell’aria viene ostacolato.

 

Il contagio del raffreddore.

Il raffreddore si trasmette con estrema facilità, soprattutto durante i primi giorni; è sufficiente stare a contatto con una persona raffreddata per esserne contagiati. La diffusione può avvenire in due modi: Per contatto diretto, cioè tramite la superficie corporea, in particolare le mani, o gli oggetti che si toccano normalmente. Attraverso il respiro, cioè respirando aria infetta; i virus, infatti, sono dispersi nelle minuscole gocce d’acqua che vengono espulse tramite starnuti e colpi di tosse.

 

Quali fattori predispongono al raffreddore?

Il raffreddore è un evento morboso molto frequente; la sua comparsa è favorita da alcuni fattori: Le brusche variazioni di temperatura, che l’organismo non riesce ad affrontare. La permanenza frequente, come si diceva all’inizio, in ambienti riscaldati e sovraffollati. Le condizioni fisiche individuali; una persona debilitata e il cui sistema immunitario è fragile sarà più a rischio di essere contagiata dai virus del raffreddore. L’età. Nel bambino i raffreddori sono quasi quattro volte più frequenti che nell’adulto. La frequentazione abituale di una comunità (scuole, ospedali, associazioni sportive…). Le persone che lavorano in una comunità, per esempio il personale scolastico e quello medico, sono più esposti al contagio di raffreddore.

 

I sintomi del raffreddore.

I comuni sintomi del raffreddore sono: naso che cola, starnuti, congestione nasale, spesso associato a mal di gola, mal di testa, tosse secca o grassa, riduzione del senso dell’udito e del gusto, produzione di un’eccessiva quantità di muco che non riesce ad essere eliminato, come normalmente avviene, attraverso le vie aeree e quindi viene espulso con la tosse, difficoltà a respirare, malessere generalizzato, brividi, dolori articolari e occhi rossi e lucidi. I sintomi del raffreddore sono dovuti al tentativo dell’organismo di rimuovere i virus dalla cellule che ne sono state infettate. In particolare, la secrezione nasale, il sintomo principale, costituisce una reazione dell’organismo che consente di intrappolare gli agenti infettivi spingendoli prima verso la gola e poi nello stomaco, dove vengono distrutti dai succhi gastrici. Le secrezioni nasali, inoltre, contengono sostanze chimiche che possono vantare azione antivirale ed antibatterica. Il raffreddore comune ha in genere un decorso variabile da 4 a 7 giorni, a meno che non compaiano complicazioni a livello di trachea, bronchi e orecchie, che portano ad aumentarne la durata e che devono essere subito segnalati al medico di fiducia. Per contrastare il raffreddore esistono numerosi rimedi, anche naturali, che risultano efficaci e velocizzano la guarigione. Per approfondire, vi invitiamo a leggere il nostro articolo sui rimedi naturali per combattere il raffreddore.

 

Come prevenire il raffreddore.

Vi sono alcune semplici regole da applicare nella quotidianità che, se seguite, aiutano a ridurre il contagio del raffreddore: non fumare, evitare le bevande gasate e alcoliche, lavare spesso le mani con acqua e sapone, non soffiarsi il naso più volte utilizzando lo stesso fazzoletto, assumere molti liquidi, quando possibile evitare i luoghi affollati, evitare di indossare vestiti troppo leggeri, ma anche vestiti troppo pesanti, coprire il naso e la bocca con un fazzoletto di carta quando si tossisce o si starnutisce. È importante anche che la casa sia continuamente aerata, anche se la stagione è fredda, per evitare il proliferare di virus e batteri. Ultimo consiglio, banale quanto efficace, è quello di bere molta acqua: l’acqua infatti aiuta a fluidificare il muco e quindi ne favorisce l’espulsione.

 

Consigli di alimentazione.

Molti ritengono che le i disturbi all’apparato respiratorio possono per la maggior parte essere migliorate dall’eliminazione dalla dieta di alcuni alimenti, preferendone altri. Tra gli alimenti da evitare vi sono le farine raffinate, il latte e derivati. Tutti questi alimenti, infatti, aumentano la secrezione di muco e quindi la produzione di catarro. Il latte vaccino può essere semplicemente sostituito dai numerosi tipi di varianti vegetali in commercio: latte di riso, avena, mandorla, soia o addirittura miscele degli stessi che assicurano una ulteriore varietà di nutrienti. In questi casi, si potrebbe scegliere anche lo yogurt di origine vegetale. I formaggi possono essere sostituiti con il tofu oppure con altre proteine di origine vegetale, come legumi, seitan e tempeh, oppure con il pesce. Contro il raffreddore, anche il consumo di cereali e farine biologiche integrali fornisce una maggior quantità e varietà di nutrienti ed evita la formazione di catarro. Inoltre, per contrastare e prevenire il raffreddore risultano un valido aiuto il miso, che aggiunto nelle zuppe apporta i fermenti necessari all’intestino e depura il fegato; lo zenzero, ottimo per le vie respiratorie; l’olio di germe di grano, le carote, i frutti di bosco e il limone.

 

Cibi consigliati:

Alghe Carote Cereali integrali Cipolla Frutti Legumi Limone Miso Olio di germe di grano Pesce Seitan Semi oleosi Tempeh Tofu Verdura Yogurt vegetale Zenzero

 

Cibi sconsigliati:

Bibite gassate Birra Cibi con additivi alimentari Farine raffinate Formaggi Latte e latticini Alcolici.

 

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