Elevati livelli di colesterolo nel sangue portano ad aumento del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e ictus.
Corretti stili di vita ed una terapia adeguata quando necessario, possono riportare i valori nella normalità.
L’aumento del colesterolo nel sangue, definito in termini medici ‘ ipercolesterolemia’ , è legato nella maggior parte dei casi ad abitudini alimentari e stili di vita errati , mentre più raramente a forme ereditarie.
In particolare contribuiscono all’aumento di colesterolo nel sangue , il consumo eccessivo di grassi animali, come carni rosse, formaggi, insaccati, il fumo di sigaretta, il sovrappeso e la condizione di sedentarietà.
Più questi fattori sono concomitanti, maggiore è il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari.
Una persona che è in sovrappeso , fuma ed ha valori di colesterolo elevati ha un rischio di sviluppare patologie che potremmo definire potenziato rispetto ad un’altra che ha livelli di colesterolo elevati ma non fuma ed è normopeso .
Un’alimentazione sana può ridurre il colesterolo nel sangue del 5-10% in una persona con livelli di ipercolesterolemia inappropriati, pertanto per valori al limite della norma, si possono ridurre i livelli correggendolo stile di vita.
In particolare la dieta è in grado di ridurre la colesterolemia, per ottenere questo risultato è necessario limitare i grassi in generale, quindi sostituire i grassi saturi, come burro, formaggi, carne grassa , insaccati, con quelli polinsaturi , cioè pesce, oli vegetali non tropicali, come l’olio di oliva.
Sono da limitare anche le bevande alcoliche ed il consumo di dolci.
Si deve invece aumentare il consumo di frutta, verdura e legumi.
E’ inoltre opportuno svolgere attività fisica , eliminare il fumo e dimagrire se si è in sovrappeso.
Non sempre è sufficiente cambiare la dieta e lo stile di vita per ridurre il colesterolo nel sangue , soprattutto se i valori sono molto al di sopra la norma ed allora è necessario ricorrere ai farmaci come le statine , che intervengono nella riduzione del livello dei grassi nel sangue.
Le statine sono in grado di ridurre il colesterolo totale e quello LDL, tuttavia l’aderenza alla terapia , cioè i tempi e la regolarità di assunzione del farmaco è bassa.
In effetti questi farmaci soffrono del fatto che il trattamento non risolve un sintomo, come può essere per una medicina contro il dolore, ma si va ad agire contro una riduzione del rischio.
Sono cioè trattamenti di prevenzione, è quindi più difficile convincere una persona che all’apparenza sta bene, seguire una terapia per lunghi periodi di tempo.